Le uve rosse utilizzate per produrre questo rosso di Cascina Tajavin, che in dialetto piemontese significa casa del contadino, sono coltivate secondo i dettami dell’agricoltura biologica. La vinificazione viene condotta in maniera artigianale con una fermentazione spontanea ad opera di lieviti indigeni e una successiva macerazione di circa due mesi a contatto con le bucce, intervallata da brevi e frequenti rimontaggi. Dopo l’affinamento, il vino non viene filtrato e non viene imbottigliato.